Il paese di Enego

A circa m. 800 s.l.m. si trova il centro di Enego, dominato dallo splendido Duomo di Santa Giustina, al quale si accede dopo una grandiosa scalinata di circa 80 gradini.

Il paese di Enego

Descrizione

ENEGO
Enego è un comune italiano della provincia di Vicenza in Veneto. A circa m. 800 s.l.m. si trova il centro del Paese, dominato dallo splendido Duomo di Santa Giustina, al quale si accede dopo una grandiosa scalinata di circa 80 gradini. Le due piazze principali sono Piazza del Popolo, la più antica, e Piazza San Marco, da cui è possibile ammirare la Torre Scaligera, unica superstite delle quattro fatte costruire da Cansignorio della Scala nel 1335 come dimora estiva e a difesa del paese. Enego si estende da quota 200, sulle rive del Brenta, al massiccio dell’Ortigara (quota 2150). All’altitudine di 1300 metri si trova l’incantevole Piana di Marcesina: unica nel suo genere, un lembo di verde pianeggiante, sospeso tra terra e cielo, con ampi pascoli e maestosi boschi, meta di escursionisti e sportivi sia d’estate che d’inverno. In località Valmaron esiste un piccolo comprensorio per lo sci alpino ed un attrezzato centro per lo sci da fondo con oltre 100 km di piste.

Il paese di Enego

Natura
II fascino dei nostri monti tuttavia non è solo nella varietà del paesaggio, nelle singolari caratteristiche dei luoghi, nella mitezza del clima. Vi concorre soprattutto la presenza costante di una rigogliosa vegetazione, interessantissima per varietà di tipi e per bellezza di esemplari. Chi dal Brenta sale sulle vette sopra Marcesina può, in poche ore, osservare tutto quanto di più bello offra la flora prealpina. Dai pioppi, dai tigli, dai frassini che vegetano sui primi pendi della valle si passa all’erba medica, al fieno santo, coltivati o spontanei nei terrazzamenti. Nelle radure del bosco i rovi si allacciano con i lamponi, felci lussureggianti formano folte macchie e i ginepri si intrecciano in cespugli. Più in alto fioriscono alti rododendri, il mugo con le sue lunghe braccia ed infine più in alto di tutti, regna la stella alpina. Da metà estate invece l’appassionato può setacciare la zona di Marchesina alla ricerca dell’ambitissimo porcino ma anche di altre specie di funghi meno note ma ugualmente gustose.

Origine del nome
Alcuni studiosi ne attribuiscono le origini ad un nome proprio germanico: «Enika». Nel suo territorio furono rinvenute selci lavorate risalenti al Neolitico. Enego viene citata per la prima volta in un documento del 1031 come possesso dei vescovi di Vicenza. Nel 1180 fu data in feudo agli Ezzelini, ai quali rimase fino al 1260. Nel 1311 entrò a far parte della Federazione dei Sette Comuni poi divenuta: Spettabile Reggenza dei Sette Comuni.

Torre Scaligera e Bastia
La torre, alta circa 22 metri, ultima rimasta intatta delle 4 originali, facenti parte di un castello eretto dai Veronesi Scaligeri (Cangrande Della Scala)e situata nella piazza principale, è sopravvissuta ai vari bombardamenti e sconvolgimenti degli anni ed è, assieme al Duomo, il simbolo di Enego. La Bastia è una torre-castello, conosciuta come Castello dei Mecio Bastìa. Non si conosce il periodo di costruzione, alcuni studiosi ipotizzano origini romane, altri che sia stata costruita dal Vescovo di Padova prima del 1000.

Torre Scaligera di Enego

Palazzo Cappellari
Risale al ‘700 ed è un edificio monumentale.

Chiesa parrocchiale di Santa Giustina
Fu eretta nel 1792 su una gradinata altissima. Conserva il campanile di una chiesa precedente in muratura nella parte inferiore di legno dalla cella campanaria in su. Al suo interno custodisce una importante pala di Jacopo Da Ponte.

Forti
A Enego sono presenti due bellissimi fortificazioni della prima Guerra Mondiale, entrambi sono stati ristrutturati e sono quindi visitabili. Sono il Forte Lisser e il Forte Coldarco e fanno parte e fanno parte entrambi del progetto “Ecomuseo della Grande Guerra delle Prealpi Vicentine”.

STORIA

Epoca romana
I primi insediamenti abitativi di cui si abbia certezza vengono fatti risalire all’epoca romana. Durante gli scavi del 1787 per la costruzione della chiesa parrocchiale vennero trovate delle monete di Druso Imperatore Romano; ciò dimostra che i Romani per raggiungere i possedimenti terrieri in Germania, si servirono di Enego come zona di sosta e di rifornimento.

Popolazioni barbare
Intorno al 220/300 d.C., venne eretto il fortilizio della Bastia quale sbarramento alle periodiche invasione dei barbari dal Nord (Cimbri, Teutoni, Longobardi). Le popolazioni barbare e in particolare i Cimbri si insediarono poi su tutto l’altopiano e la loro influenza linguistica permane ancora ai giorni nostri nei nomi di alcuni luoghi del posto (Faffannecche, Lerche, Groba).

Vescovi ed Ezzelini
Intorno all’XII^ secolo Enego divenne proprietà dei Vescovi di Vicenza e Padova che lo cedettero poi agli Ezzelini. Nel 1260 dopo la strage della famiglia degli Ezzelini, i vari villaggi dell’Altopiano cominciarono ad organizzarsi in veri e propri Comuni.

Reggenza dei Sette Comuni
Nel 1310 i Sette Comuni strinsero fra loro un patto d’alleanza formando sull’altopiano un piccolo stato libero ed indipendente, che assunse il nome di Reggenza dei Sette Comuni e che ebbe vita, tra alterne fortune, fino al 1807. Intorno al 1300 Enego fu di proprietà degli Scaligeri e l’eco di questo passaggio è ancora visibile nella Torre della Piazza. In seguito alle lotte fra Scaligeri e Visconti nel 1387 la Reggenza passò sotto la Signoria dei Visconti di Milano, vincitori sugli Scaligeri.

Repubblica Veneta
Nel 1404, la Federazione dei Sette Comuni per salvaguardare la propria autonomia e difendere la libertà entrò a far parte della Repubblica Veneta. Nel 1500 l’esercito dell’Imperatore di Germania tentò di espugnare le terre dei Sette Comuni ma l’opposizione valorosa degli altopianesi scongiurò il pericolo.

La Sentenza Roveretana
I secoli 16^ e 17^ vedono Enego in lotta contro il confinante Grigno per il possesso delle terre di Marchesina e Monte Frizzon. La controversia trovò soluzione momentanea con la Sentenza Roveretana del 1623 e quella definitiva solo nel 1754 con una mappa confinaria ratificata dall’Imperatrice Maria Teresa d’Austria.

La rivoluzione francese
L’eco della rivoluzione francese arrivò anche sulle nostre montagne: nel maggio del 1797 le truppe francesi entrarono trionfalmente in Veneto decretando la fine della gloriosa Repubblica Veneta. Gli anni dell’occupazione francese non furono anni felici per le genti dell’altopiano, ma già nel 1848 il nuovo nemico aveva il volto dell’Impero Austro-ungarico, ed Enego e tutto l’Altopiano divennero terra italiana solo nel 1866.

La Grande Guerra
Il paese fu particolarmente interessato dalla Grande Guerra, soprattutto nella zona del Monte Ortigara dove fu messa in atto la Strafexpedition austroungarica, con battaglie che causarono migliaia e migliaia di vittime e che costrinsero la popolazione civile al profugato verso il sud dell’Italia.

Emigrazione
Gli anni successivi al 1918 vanno ricordati soprattutto per l’impegno profuso nella ricostruzione del paese quasi totalmente distrutto ma anche per il doloroso fenomeno dell’emigrazione verso terre lontane; in America prima e, dopo la Seconda Guerra Mondiale, soprattutto verso gli stati confinanti: Francia e Svizzera.

TRADIZIONI

Tradizioni Enego

Festa di Santa Giustina
Il sette di ottobre Enego festeggia la festa del suo patrono, Santa Giustina. Fin dai tempi antichi tale appuntamento forniva l’occasione per una grande festa paesana, negli anni ’70 la tradizione andò perduta, per essere ripresa poi nei primi anni ’90 con grande entusiasmo della popolazione.

Fiera di Santa Giustina
Attualmente la Fiera di Santa Giustina è divenuta un appuntamento irrinunciabile e che richiama espositori di merci varie da tutta la Regione. Unitamente alla mostra di prodotti nella quale è possibile gustare la tipica gastronoma eneghese, viene tenuta, a cura dei coltivatori diretti, la mostra mercato del bestiame ed è possibile assistere ad innumerevoli appuntamenti folkloristici, giochi, balli, rappresentazioni varie.

Transumanza
Il momento più importante durante la fiera paesana è sicuramente la transumanza che avviene la Domenica mattina: gli allevatori eneghesi partono con il loro bestiame a piedi da Valmaron e Marcesina, portando una sfilata magnifica di bovini e mezzi agricoli fino alla Piazza dove si festeggerà la fine dell’alpeggio estivo. Vi è ogni anno un numero crescente di persone, in quanto la manifestazione è davvero bellissima sentita anche dalle genti di pianura.

DATI

Geografia
Zona Geografica: Italia Nord-Orientale
Territorio: Montagna interna
Altitudine (m. s.l.m.): 750
Altitudine minima (m. s.l.m.): 203
Altitudine massima (m. s.l.m.): 1.664
Superfice: 53,00 kmq
Latitudine: 45°56’33″00 N
Longitudine: 11°42’23″40 E

Territorio e clima
Regione: Veneto
Provincia: Vicenza
Confini comunali: Asiago, Gallio, Foza, Valstagna, Cismon del Grappa, Grigno
Località: Bastia, Coldarco Mezzo, Coldarco Sotto, Cornetta, Coste, Crosare, Dori, Fosse, Frisoni, Godenella, Lessi, Massariggi-Mugnai, Stoner
Classificazione climatica: F
Classificazione Sismica: Sismicità bassa (Zona 3)
Gradi giorno: 3.541

Prefissi e Codici
Prefisso telefonico: 0424
CAP: 36052
Codice Istat: 24039
Codice Catasto: D407
Dati demografici
Numero abitanti: 1.645 (al 01/01/2018)
Numero famiglie: 837
Denominazione abitanti: Eneghesi
Festa patronale: 7 ottobre
Santo Patrono: Santa Giustina

Modalita di accesso

Alcuni luoghi sono visitabili liberamente. Forte Lisser e la Torre Scaligera richiedono un biglietto di ingresso.

Indirizzo


Piazza San Marco - 36052 Enego (VI)

Luoghi collegati

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Duomo di Santa Giustina

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Forte Lisser

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Piana di Marcesina

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Torre Scaligera

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Pagina aggiornata il 23/06/2023

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